Involtini … non primavera !!!

di ANITA VENANZI

La prova tangibile che il cibo crudo in Cina … c'è !

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Generalmente, quando si visita un paese il cui clima risulta particolarmente estremo rispetto a quello mediterraneo, un buon modo di adattarsi è quello di fare ciò che fanno i nativi. Se nei climi freddi questi ultimi ci apriranno le legnose porte delle loro saune domestiche, delle loro birrerie rumorose e ci ciberanno con etti di colesterolo in tutte le forme; nelle zone caldo e umide asiatiche la convenzione vorrebbe pranzi a base di frutti esotici, bevande rinfrescanti, oli rinfrescanti e stoffe impalpabili. Come dicono gli inglesi: When in Rome …

Ecco, in Cina no.

La temperatura media lo scorso anno a Nanchino era di 38 gradi, l'umidità dall'80% in su, il particolato andava nell'ordine delle centinaia e i cinesi ci andavano giù di bolliti e stufati, indossavano abiti di tulle e lustrini in puro PVC con i collant, subivano – letteralmente – emiparesi facciali a causa dell'aria condizionata a palla in uffici e mezzi pubblici e si ammazzavano di diet coke

Insomma, no.

Non mi addentrerò nella spiegazione di questo fenomeno dal punto di vista etnografico … Ma se vi interessa fatemi sapere perchè ho parecchio da dire in proposito !!! Vi proporrò, per ora, la ricetta dell'unica pietanza a base di verdure crude che abbia trovato in tre mesi di peripezie asiatiche: questi freschissimi involtini da servire freddi di frigorifero !

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E, siccome fa caldo, ve li propongo in sequenza fotografica … noterete che sono un'ottima esercitazione riguardo all'introduzione della scorsa puntata.
Ingredienti per sei/sette involtini: un cetriolo un po' vecchiotto (ci serve flessibile), una zucchina, una carota e due foglie di lattuga riccia … se trovate quella un po' rossastra, bravi ! Io non l'ho trovata !!!

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Ripassiamo il plateau ! Fette di due millimetro per carota e zucchina … per quanto riguarda il cetriolo, invece, più fine sono e meglio è: ogni fetta, a parte la prima e l'ultima in cui c'è più buccia, sarà un involtino !

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I plateau di carota e zucchina, nonché il primo e l'ultimo ricavati dal cetriolo (quelli con più buccia), andranno tagliati in steli per lungo e poi di nuovo in orizzintale a formare zeste di circa cinque cm.

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Per quanto riguarda il taglio della lattuga, fatevi aiutare da un bambino.

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Se siete stati bravi, il risultato dovrebbe essere circa questo …

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… o questo !

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Qui invece abbiamo le componenti del singolo involtino

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Se il cetriolo è molto maturo e siete riusciti a tagliarlo finissimo, dovreste poter evitare l'uso dello stuzzicadenti. Pronti ?

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Eccoli !!!

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Dai, fanno l'aria più fresca solo a vederli ???

Come avrete potuto notare sono serviti con una salsina che è una semplice salsa al curry. Io ho preso la ricetta da qui (http://mouthwateringvegan.com/2012/08/05/my-wagamama-yasai-katsu-curry/) e l'ho semplificata ed epurata di tutte le chimicate americaniote tipo dado per brodo, ketchup eccetera.

Brevemente: soffriggete mezza cipolla bianca tagliata finissima con due cucchiai di olio di cipolla. Mentre la cipolla si cuoce sbucciate e sminuzzate mezzo spicchio d'aglio e una banana ben matura che andrete ad aggiungere in padella appena la cipolla inizia a imbiondirsi. A questo punto aggiungerete mezzo cucchiaino di zucchero, un cucchiaio colmo di curry in polvere,un cucchiaio di salsa di soia e una tazza d'acqua. Laschiate cuocere finchè il composto non diventa di una consistenza simile allo yogurt. La salsa si serve fredda in una ciotolina a parte.

Sono comunque ottimi anche da soli, con la salsa di soia o con la salsa agrodolce.

… Ah, vi svelo l'origine del succo rosa che ha accompagnato tutto il pasto e che Xiaomin sorseggia nella foto: frullato di anguria.
Oh, yes !

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